Tra i pittori macchiaioli c’è spazio anche per un artista innamorato dell’isola di Ischia. Parliamo di Stanislao Pointeau (Firenze 1833 – Pisa 1907), ritiratosi giovanissimo e pressoché sconosciuto al grande pubblico ma autore nel 1863 di una delle opere più significativa dell’arte in salsa isclana. Si tratta de “A cavallo del somarello”, conosciuta anche come “Il ciucciaro di Casamicciola“. Vero e proprio salto nel passato e nelle tradizioni ischitane, l’opera raffigura un giovane casamicciollese che cavalca l’equino su una strada sterrata. Sullo sfondo, con tutta probabilità, la baia di San Montano (Lacco Ameno) con la celebre torre del cinquecento, adesso location di un hotel di lusso.
A Ischia con Sernesi. E quel bordello…
L’artista macchiaiolo fu amico di Marcellin Desboutin e soprattutto di Raffaello Sernesi, che raggiunse Pointeau a Ischia nel 1862. Quando arrivò sull’isola verde, Sernesi – morto nel 1866 a seguito di una ferita di guerra nelle fila garibaldine – trovò Stanislao Pointeau intento a dipingere proprio “Il ciucciaro di Casamicciola”. Si narra che i due visitarono un bordello durante il loro soggiorno ischitano: in quella occasione Pointeau avrebbe contratto la sifilide.
Una carriera brevissima: addio all’arte a trent’anni
Assiduo frequentatore dei circoli artistici fiorentini, viaggiò in giro per l’Italia in cerca di ispirazione. Nel frattempo era impegnato nell’attività di famiglia: aveva una redditizia rivendita di vino Bordeaux. Dopo l’esperienza a Ischia, nel 1865 partecipò alle sue ultime mostre della carriera, dopodiché decise di abbandonare per sempre la pittura, lasciando Firenze e trasferendosi nella più tranquilla (e meno artistica) Pisa. Alcuni sostengono proprio a causa della sifilide che avrebbe contratto a Ischia e che gli avrebbe reso la vita difficile.