Guai a toccare i beni della chiesa ai fedeli dell’isola di Ischia. Questo emerge alla lettura di un piccolo trafiletto pubblicato dal quotidiano L’Avanti del 1922, che mostra la veemente reazione di un gruppo di isolani contro un ladro che tentò il colpo grosso in una chiesa.
Nello specifico, come si legge dall’edizione del 5 febbraio 1922 del giornale socialista, il 19enne Giulio Arcuno venne sorpreso mentre cercava di trafugare statuette e preziosi. L’uomo venne così assalito dalla folla, legato a una sedia e – a suon di insulti, minacce e qualche calcio ben assestato (!) – venne trascinato in processione fino alla caserma dei Carabinieri. Una reazione probabilmente smisurata, ma che mostra appieno il legame con la religione degli isolani dell’epoca.
I casi recenti di ladri in chiesa
Anche negli ultimi anni non sono mancati a Ischia casi di ladri in Chiesa. Nel 2014 vennero trafugati cinque candelabri d’argento del Novecento nella chiesa di Sant’Antonio a casamicciola. Nel 2019, invece, è sparita la statua della Madonna di Fatima dalla chiesa di San Sebastiano a Forio.