Microclimi, estate lunga e mite, inverno piacevole: in sintesi Ischia. Parliamo di un’isola diversa dalle altre, forse unica al mondo. Un’unicità che si esprime anche attraverso le temperature miti che caratterizzano il territorio isclano, con inverni godibili, primavere stabili ed estati che terminano generalmente ad ottobre.
Temperature piacevoli e climi diversi tra vette e coste dell’isola
Sono diversi micro-climi che segnano l’isola di Tifeo: per intenderci, nessun ischitano si sorprende più se d’estate tra le zone a livello del mare e quelle più alte si registrino anche 5/6 gradi di differenza. Provare per credere: a giugno, nella frazione di Fontana vi potreste ritrovare a mangiare l’ottimo coniglio alla cacciatora e magari una maglia a mezze maniche potrebbe non bastarvi; ad Ischia, invece, intenti a gustare un’orata, potreste avere voglia di togliervela, la maglietta (ma niente di insopportabile, eh!). Il clima di Ischia è tipicamente mediterraneo, caratterizzato com’è da estati calde e da un’alta percentuale di precipitazioni soprattutto in autunno ed inverno. Le temperature medie mensili vanno dai 9 gradi di gennaio ai 25 di agosto.
Gli studi di Cristofaro Mennella sul clima di Ischia
A dimostrare la particolarità del clima ischitano fu il prof. Cristofaro Mennella (1907-1976), autore di ‘Ischia gemma climatica d’Italia’, libro pubblicato sul finire degli anni cinquanta e ora di difficile reperibilità (se siete interessati, provate su Maremagnum oppure su Ebay).
Secondo Mennella la peculiarità isolana è determinata da una concomitanza di fattori paesistici, fisici e ambientali [1]. È soprattutto il mare che – trattenendo calore d’estate e rilasciandolo lentamente d’inverno – non permette l’insorgere delle estati torride e degli inverni freddi che invece possiamo ritrovare nella vicina terraferma campana. Determinanti in questo senso anche la presenza di un’alta montagna come l’Epomeo (che crea brezze e fa circolare aria), di una vegetazione abbondante e la protezione dell’Appennino Centrale dai venti freddi. Nel corso dei suoi studi, Mennella riportò anche il curioso fenomeno di inversione circa l’andamento delle precipitazioni, generalmente maggiori per i versanti esposti ai venti meridionali. Ad Ischia, al contrario, la quantità annuale di pioggia è sensibilmente superiore nel versante al riparo proprio da questi ultimi venti [2].
Le elaborazioni di Mennella risultano preziose per comprendere l’unicità del clima isclano, ma vanno aggiornate perché effettuate su alcune stazioni di monitoraggio ormai dismesse. Nuovi studi potrebbero dunque risultare fondamentali a fini turistici, ma anche per aiutare i contadini isolani e, soprattutto, per prevenire eventuali dissesti idrogeologici conseguenza di precipitazioni massicce.
Cristofaro Mennella: le note biografiche
Laureato in matematica pura, si è distinto soprattutto nell’ambito della climatologia, come dimostra l’opera monumentale in tre volumi ‘Il Clima d’Italia’, tra i primissimi lavori sul tema. Ha sempre lottato per l’istituzione sull’isola di un Centro Sperimentale di Idroclimatologia ed è stato per anni Direttore dell’Osservatorio Geofisico di Casamicciola. Sull’isola cercò, invano, di avviare l’introduzione della floricultura; fu tra i fondatori del Centro Studi su l’isola d’Ischia.
[1] Cristofaro Mennella – Ischia, gemma climatica d’Italia’
[2] Università di Napoli Federico II