Una bambina di otto anni trova la morte a Forio d’Ischia nel 1956, a seguito di un tragico incidente. Dietro questo caso una dinamica che somiglia all’incidente di Vermicino, che negli anni ’80 vide protagonista il povero Alfredo Rampi (Alfredino cade in un pozzo artesiano e morì dopo tre giorni).
La vicenda ischitana avviene nel giugno del ’56 ed è riportata dal Corriere della sera, nella edizione del 16 giugno. I fatti: mentre gioca nella campagna foriana, la piccola Lucia Luongo sale involontariamente su una cisterna, la cui copertura cede poco dopo a causa della presenza di assi sconnesse e in cattivo stato. La bimba cade così all’interno della cisterna, il cui fondo – decisamente basso – è nel segno più di sassi che di acqua. Da qui le numerose lesioni mortali rilevate sul corpo della povera Lucia, lesioni che inizialmente hanno portato le forze dell’ordine a sospettare della madre e dello zio paterno della piccola. Alla luce dei fatti, sono stati denunciati i proprietari della cisterna.
Triste destino per la bambina, morta sul colpo e ritrovata dopo ore di estenuanti ricerche.