Il calcio isclano non è stato segnato solo dalle varie incarnazioni dell’Ischia Calcio. Tante, infatti, le squadre che lungo quasi un secolo hanno rappresentato vari comuni e frazioni dello scoglio partenopeo: tra queste, oltre all’Ischia Isolaverde, a raggiungere alti livelli è stato il Forio, che ha conosciuto il periodo di maggiore splendore nella seconda metà degli anni ’80.
Il bienno d’oro: nel 1986 il sogno Serie C
Iniziamo questo lungo viaggio con quello che a tutti gli effetti è stato il ciclo più avvincente del calcio all’ombra del Torrione. Siamo nella metà degli anni ’80 e il Forio – dopo oltre un decennio in Promozione – ha finalmente l’opportunità di misurarsi con il campionato Interregionale. Il primo anno è di ambientamento: la squadra guidata da capitan Salvatore Armidoro e Mister Anastasio si piazza al sesto posto ma si toglie la soddisfazione di battere la capolista Juve Stabia nel febbraio 1985 con gol di Di Lena.
L’anno seguente sulla panchina foriana siede Giuliano Spignese. L’organico è di quelli competitivi: ad Armidoro si aggiungono altri isolani di grande talento come Gianfranco Pilato e Nello Migliaccio, mentre le redini dell’attacco sono nelle mani di bomber Santagata, autore della bellezza di 18 gol. La partenza dei foriani non è delle migliori, ma la squadra di Spignese si rifà e, nella prima parte di campionato, conquista anche la vetta della classifica. Gli isolani si ritrovano in testa anche nella parte finale della stagione. Il 27 aprile, però, bomber Gianfranco Mannarelli regalava la vittoria in quel di Forio al Latina, che conquistò così la Serie C2. Secondo posto per i biancoverdi, a pari merito con il Cynthia.
Gli ultimi (e meno fortunati) anni in Serie D del Forio
Dopo la promozione sfiorata, il Forio conosce un triennio non entusiasmante: nella prima stagione inizio disastroso, quattro allenatori cambiati e un finale dignitoso che permettono la salvezza; l’anno seguente stesso andazzo e quartultimo posto finale; nell’annata 88-89 arriva la retrocessione dopo cinque stagioni (addirittura sette i cambi in panchina e ultimo posto in classifica).