Ischia è un’isola bellissima, lo abbiamo detto e sentito dire migliaia di volte. Le sue straordinarietà paesaggistiche e storiche non le hanno evitato, però, di macchiarsi di episodi di cronaca – spesso cruenti – che la avvicinano alle grande metropoli. Vi raccontiamo adesso proprio uno di questi episodi, e per farlo dobbiamo tornare al 22 gennaio 1961. In una Via Roma affollatissima un 46enne ischitano, C.P., proprietario di uno stabilimento balneare, sparava a bruciapelo contro un pescatore 40enne perché sospettato – senza alcuna prova apparente – di essere l’amante della moglie. Tutto succedeva verso le 11 di quella domenica mattina, con il corso principale del Comune d’Ischia segnato da gente prima impegnata nella classica camminata di fine settimana e poi in fuga e nel panico per i sei colpi di pistola esplosi dal folle. La vittima si accasciava al suolo e veniva soccorsa da alcuni volenterosi, trasportata poi all’ospedale civico del Porto d’Ischia.
Dopo le prime cure, l’uomo veniva interrogato dal comandante dei Carabinieri, a cui veniva indicato il nome e l’identikit del gelosone, padre di 4 figli. Quest’ultimo veniva tratto in arresto mentre tentava di lasciare l’isola su una motobarca diretta a Pozzuoli. Interrogato, dichiarava di sospettare della vittima da tempo e che per questo alcuni giorni prima, con l’intento di vendicarsi, aveva acquistato a Napoli una pistola Beretta calibro 7,5