La festa di Sant’Alessandro a Ischia, una sfilata imperdibile che – grazie all’ausilio di centinaia di figuranti – racconta i costumi e la storia di un’isola inimitabile. Il centro del comune di Ischia si fa teatro, così, di un viaggio lungo millenni, dall’epoca dei greci fino ai Borbone, passando per la dominazione aragonese.
In programma ogni 26 agosto, giorno dedicato proprio al santo, la manifestazione si tiene dal 1981 ed è promossa dalla Associazione Culturale Pro S.Alessandro. L’intenzione del comitato organizzatore, oggi come quarant’anni fa, è quello di preservare un patrimonio culturale di inestimabile valore.
Una sfilata nel segno della nobiltà ma anche di personaggi comuni
Il corteo storico parte alle 18.00 del 26 agosto dal pontile ai piedi del Castello Aragonese di Ischia Ponte, mentre in serata è previsto l’arrivo nell’antico borgo di Sant’Alessandro. Nello specifico si attraversano via Luigi Mazzella, Via A. Sogliuzzo, Via F. Sogliuzzo, Corso Vittoria Colonna, Via Roma e Via Iasolino fino al Palazzo D’Ambra. È proprio ai bordi di queste strade che potete godervi lo spettacolo della sfilata.
Sono 400 i figuranti che per un giorno indossano i costumi di personaggi che hanno fatto la storia dell’isola verde. Tra questi Vittoria Colonna e Ferrante D’Avalos, Roberto D’Angiò e sua moglie Sancha D’Aragona, Giovanni da Procida e Restituta Bulgari, la regina Beatrice d’Ungheria, la regina di Polonia Bonosforza e l’ambasciatore russo Andreas Razumovsky. Con loro anche l’ischitanissimo Baldassarre Cossa, noto ai più come l’antipapa Giovanni XXIII.
La festa di Sant’Alessandro a Ischia racconta la storia dell’isola e dunque non è solo all’insegna della nobiltà di un tempo. Nel corteo, così, c’è spazio anche per la storia antica con i greci (vedi Pithecusa, antica denominazione dell’isola, prima colonia della Magna Grecia) e soprattutto per mestieri e personaggi che hanno segnato la vita di tutti i giorni sullo scoglio isclano. Ecco allora pescatori, carrettieri, contadini e artigiani (con un occhio alla ancora attuale creazione di ceste attraverso la lavorazione della paglia). In questo viaggio nel tempo non potevano mancare i cavalli, vero mezzo di trasporto isolano prima dell’avvento delle automobili.
I costumi sono ovviamente delle riproduzioni, realizzate con assoluta maestria dalle sarte del borgo. Lavori che – al pari delle barche per la sfilata di Sant’Anna – confermano la bontà dell’artigianato ischitano.
Mamuthones, sbandieratori e non solo: gli ospiti della Festa di Sant’Alessandro
Non solo la storia di Ischia ma anche tanti ospiti a caratterizzare la sfilata. A spiccare nel 2019, per la 38esima edizione, sono i Mamuthones di Mamoiada: si tratta di maschere tipiche del carnevale di questa località della Sardegna. Occhio, poi, ai tanti sbandieratori (vedi quelli provenienti da Cava dei Tirreni), oltre ai cortei storici di Castelvetro, Marin, Ortisei, Popoli e Val Gardena. Presenti anche figuranti dall’estero, provenienti da Aberdeen in Scozia, e i falconieri del re di Milano. Non mancano ovviamente tamburi, percussioni e danzatrici.
E al termine della festa…si mangia e si balla!
La Festa di Sant’Alessandro a Ischia è organizzata da decenni dagli abitanti dell’omonimo borgo ed è proprio qui che storicamente si conclude la manifestazione. Al termine del corteo, ai piedi della caratteristica chiesetta dedicata proprio al santo, il borgo si fa teatro di una festa nella festa all’insegna di musica, balli e bontà enogastronomiche. In questa occasione vengono offerte le caratteristiche bruschette con la salsa ajvar, preparata dalle donne del posto seguendo un procedimento segreto. Di certo si tratta di una salsa realizzata con peperoni rossi, melanzane, peperoncino e aglio, molto simile a quella in voga nei balcani.
La sfilata di Sant’Alessandro termina dunque nel borgo dove è nata. L’idea di una festa dedicata ai costumi storici ischitani viene al dott. Franco Napoleone e si concretizza agli inizi degli anni ’80, dopo il restauro della succitata chiesetta di S.Alessandro. E’ in quel momento che si forma la Pro Loco e che si tiene la prima sfilata, con soli sei figuranti che si muovono esclusivamente per il borgo che sorge nei pressi di Ischia Porto.