Nel corso della storia, la scienza si è chiesta spesso se si possano prevedere i terremoti. Una scoperta rincorsa per secoli, che – al pari, ovviamente, di interventi antisismici sugli edifici – permetterebbe di salvare migliaia e migliaia di vite. L’obiettivo, insomma, è di quelli importantissimi e non stupisce che si cerchino anche soluzioni inusuali: come nel caso di quegli studiosi che si chiedono se gli animali (e soprattutto i cani) siano in grado di avvertire in anticipo i segnali di un sisma. Proprio su questo tema, è molto interessante l’articolo del Sacramento Daily Union del 7 maggio 1881, che vede protagonista – tristemente – l’isola di Ischia.
Il giornale statunitense spiegava che in occasione del terremoto del 4 marzo 1881, che colpì principalmente Casamicciola facendo 126 vittime, molti animali presenti sull’isola avrebbero mostrato un comportamento anomalo già cinque minuti prima del sisma. Come se avessero avvertito i segni premonitori del terremoto.
Il cane può prevedere un terremoto? Gli strani casi di Casamicciola
Leggendo l’articolo, sorprendono soprattutto le reazioni che avrebbero avuto i cani. Nello specifico, si legge che “abbaiavano e ululavano insistentemente”, come se ci fosse un estraneo nella proprietà. Specialmente a Casamicciola, i cani – pochi attimi prima del terremoto – “svegliavano i padroni addormentati tirandoli, come se volessero avvertirli del pericolo imminente. Diverse persone ebbero così l’occasione di salvarsi”.
Molto interessante che anche nell’ultimo terremoto di Casamicciola, risalente al 21 agosto 2017, ci siano testimonianze non tanto dissimili dall’articolo del Sacramento Union. Anche in quest’altro sisma, infatti, si parla di cani che – soprattutto nella casamicciolese piazza Marina – abbaiarono improvvisamente tutti insieme, diversi secondi prima della scossa che fece due vittime.
Come reagirono gli altri animali alcuni istanti prima del sisma di Ischia del marzo 1881
Tra gli altri animali domestici, interessante anche il comportamento dei gatti poco prima dell’evento sismico ischitano del 1881. I felini “apparvero molto impauriti” nei momenti che precedettero la prima scossa, “cercando di nascondersi”. In molti esemplari si rizzò oltremodo il pelo, come nei litigi più accesi e nelle situazioni di grande pericolo.
I cavalli, nelle loro stalle, si mostravano “particolarmente spaventati e cercavano di rompere le cavezze” (le funi utilizzate per legare l’animale alla mangiatoia). Altri cavalli si fermarono all’improvviso sbuffando in maniera insolita”. I conigli di fossa “lasciarono le loro tane disordinatamente”, allo stesso modo formiche e rettili come serpenti e lucertole.
Alcuni minuti prima del terremoto “buoi e mucche iniziarono a muggire, pecore e capre a belare ammassandosi in maniera confusionaria l’una sull’altra cercando di rompere le recinzioni”. Significativo che si parli di mucche e pecore: gli stessi animali sono stati esaminati recentemente dall’Università degli Studi di Camerino, stabilendo che questi – a seconda anche della distanza dall’epicentro – hanno comportamenti strani già 20 ore prima di un terremoto.
Animali e terremoti: le potenzialità
Scoprire se gli animali prevedano davvero i terremoti potrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione. Se ne parla da secoli, e l’articolo del Sacramento Union ne è una testimonianza: l’intenzione degli studiosi è ancora oggi dare una spiegazione scientifica a tanti episodi registrati in tanti, tantissimi decenni. Così da utilizzare, eventualmente, i comportamenti degli animali come veri e propri campanelli d’allarme. Che l’istinto di cani, mucche e altri animali possa aiutarci a limitare il numero di morti e feriti causati dai terremoti? Non ci resta che sperare nella ricerca.
Salve, vi seguo sempre con piacere. Vorrei un chiarimento: se non ricordo male, il terremoto del 1881 avvenne all’ora di pranzo. Non capisco, dunque, il riferimento del giornale americano ai “padroni addormentati”. Potreste pubblicare un’immagine dell’intero articolo, così da capire meglio il contesto? Grazie.
PS: ho sempre creduto nelle capacità premonitrici degli animali, ma il sisma del 2017 mi ha fornito una smentita clamorosa. Ero a casa, e né il mio gatto, né i due cani dei miei vicini di porta hanno avuto alcun comportamento anomalo nè ore prima, né minuti prima e nemmeno secondi prima della scossa, che si avvertì fortissima, nonostante io abiti a Barano.
Salve Massimo, ecco l’articolo: https://cdnc.ucr.edu/?a=d&d=SDU18810507.2.27&srpos=6&e=——-en–20–1–txt-txIN-ischia+earthquake+dogs——-1
Grazie. Effettivamente si parla di “padroni addormentati”. È, evidentemente, un errore del giornale, perché non è verosimile che la gente dorma all’ora di pranzo, oggi come nell’Ottocento…