Strage Rapido 904, quella canzone dedicata alla piccola Federica Taglialatela

Treno Napoli-Milano, dicembre 1984. L’ennesima tragedia, nota come la strage del Rapido 904 e, ancora, come la strage di Natale. L’Italia, così, ancora una volta a tu per tu con il terrore, proprio quando sperava di avere superato gli anni di piombo e i suoi perversi sistemi. Diciassette le vittime. Tredici chili di esplosivo furono fatti esplodere tramite un sistema radiocomandato in località San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna. Sulla vicenda vige ancora il segreto di Stato: negli anni è stato ipotizzato un intreccio fatto di destra eversiva, mafia, servizi segreti deviati e banda della Magliana. Tra condanne, dietrofront e assoluzioni almeno parziali, tanti i nomi emersi durante il processo, da Pippo Calò, passando per Giuseppe Misso fino ad arrivare ad esponenti della politica. Ultimamente è spuntato il nome di Totò Riina.

Tra le vittime della “strage di Natale” troviamo gli ischitani Federica e Gioacchino Taglialatela, figlia – dodicenne – e padre (la prima morta sul treno, l’altro successivamente per le ferite riportate). Da segnalare la canzone  ‘Federica’, scritta da Leoncarlo Settimelli e dedicata proprio alla giovane isolana. Di seguito vi riportiamo il testo.

Federica dagli occhi di mare
che lascia il suo porto
e ha voglia di andare.
Federica che come un gabbiano
attraversa il suo mare
diretta a Milano;
prende un treno che è pieno di gente
che si sposta per fare Natale;
mille storie di cui non sa niente
di gente già stanca che scende e che sale.
Lei però coi suoi dodici anni
sa che vuole andare a vedere
come è fatta la neve
e perché può dal cielo cadere.

Federica dagli occhi di mare
Che vede stazioni veloci passare;
suona a Roma una vecchia zampogna
poi viene Firenze ,si va per Bologna.
Come sale veloce quel treno che si tuffa nelle gallerie,
come fanno i delfini nei giorni d’agosto
seguendo chissà quali vie.
Ma di colpo è un mare di fuoco,
la tempesta si schianta d’intorno.
Il biglietto era solo d’andata e non c’è ritorno.

Federica dagli occhi di mare,
su quella montagna ti han fatto fermare;
hanno rotto le ali al gabbiano
e tu non hai visto la neve a Milano.

Strage Rapido 904, quella canzone dedicata alla piccola Federica Taglialatela
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