Arrestata a Ischia nel 1972, riuscì – perché sempre incinta – a sfuggire alle forze dell’ordine per la bellezza di dieci anni. È ai limiti del paradossale una storia che risale all’agosto del 1972, quando Nunzia F. venne arrestata sull’isola verde dopo una attesa lunghissima. La donna era accusata di vendita di sigarette di contrabbando.
Come riporta il quotidiano australiano “The Canberra Times” (edizione del 17 agosto 1972), ogni volta che le forze dell’ordine provavano ad arrestarla la donna era sempre incinta oppure aveva appena partorito. Proprio per questo aveva sempre scansato la prigione: le leggi italiane, infatti, garantivano l’immunità alle donne incinte o che tenevano cura di un bimbo più piccolo di sei mesi. E in tredici anni la signora mise al mondo la bellezza di dieci figli.
Ma in quel Ferragosto del ’72 la Polizia riuscì nell’impresa. Gli agenti si diressero a colpo sicuro verso la villa di Ischia in cui donna e famiglia erano in vacanza e riuscirono ad arrestarla perché non incinta e senza un piccolo pargolo da crescere. Niente da fare: alla visione del mandato la donna scrollò le spalle e venne così trasportata in carcere, dopo una “fuga” lunga più di dieci anni…
Ischia, un caso che ricorda il film con Sophia Loren e non solo…
Questa vicenda ischitana sembra seguire alla lettera la trama del film del 1963 “Ieri, oggi e domani”, nello specifico l’episodio che vede protagonista Sophia Loren nei panni di Adelina Sbaratti. Anche lei venditrice di sigarette di contrabbando e sempre incinta per sfuggire al carcere. Per questo episodio Eduardo De Filippo si ispirò alla vera storia della contrabbandiera Concetta Mucciardi, che per non andare in galera ebbe addirittura diciannove gravidanze.
I giorni nostri, il caso di Madame Furto tra maggio e giugno 2019 (aggiornamento)
Una vicenda d’attualità ricorda da vicino la (micro)storia ischitana che vi abbiamo raccontato. Parliamo del caso di “Madame Furto“, borseggiatrice di origine bosniaca che a Roma ha messo a segno la bellezza di 42 furti (almeno quelli noti alle forze dell’ordine).
La donna è finita in manette il 31 maggio 2019: era stata già arrestata a marzo ma venne trovata in stato di gravidanza e con nove figli da accudire. Una condizione, questa, che già in passato le aveva evitato il carcere, come successe alla Nunzia della nostra storia. La sentenza, però, è diventata nel frattempo esecutiva: nessun rinvio ulteriore, la bosniaca è stata arrestata mentre si trovava presso la Stazione Termini, in atteggiamenti sospetti.
Ma parliamo di una storia senza fine, letteralmente. Alla donna è stata ancora una volta riconosciuto il beneficio del differimento della pena ed è così tornata in libertà perché nuovamente incinta e con bambini piccoli da accudire. A metà giugno 2019 la bosniaca è stata ancora protagonista di un furto: vittima questa volta una turista peruviana ultraottantenne, disabile e in sedia a rotelle. I carabinieri sono intervenuti, recuperando la refurtiva e arrestando la donna e le complici (alcune minorenni). Il GIP ha convalidato l’arresto, ma l’impressione è che questa vicenda non sia finita…
ma si tratta del famoso personaggio che ispirò il film con Sofia Loren, o no? Credo di sì! Non sapevo fosse stata arrestata ad Ischia…
Ciao Massimo! Più che altro penso che la signora in questione si sia ispirata proprio alla Loren e al personaggio di Adelina. La vicenda è degli anni ’70, il film di un decennio prima. Comunque, spulciando google, ci sono stati numerosi casi del genere in Italia. Ciao!