Fino ai primi anni ’70 l’isola di Ischia aveva la sua funivia che collegava il centro del comune capoluogo alla località denominata Montagnone. Inaugurato nella primavera del 1957, si trattava di un servizio utile soprattutto per i turisti. Un servizio in grado di regalare immagini suggestive grazie ad uno scenario dominato dal porto, ma anche da Procida e più in lontananza dal Vesuvio.
Le foto della funivia di Ischia
Per farsi un’idea della veduta mozzafiato che si godeva da lassù, vi basta prendere visione delle tante fotografie antiche e delle cartoline d’epoca che si trovano sul web e su libri dedicati alla storia di Ischia. Immagini mozzafiato che mostrano uno spaccato di un’isola verde che non c’è più.
Caratterizzata da cabine aperte a due posti, la funivia adesso è completamente smantellata.
La funivia nel film Vacanze a Ischia
A testimoniare la presenza sull’isola della suggestiva funivia, c’è una scena storica del film “Vacanze a Ischia”. Nel finale dell’opera diretta da Mario Camerini, i protagonisti Antonietta e Antonio sono sulla funivia nel bel mezzo di una gita amorosa.
Uscito nelle sale nel 1957, il film – uno tra i più amati tra quelli girati sull’isola verde – annovera nel cast attori del calibro di Vittorio De Sica, Peppino De Filippo e Paolo Stoppa.
Funivia a Ischia: l’incidente del 1961
Ricordi su ricordi, spesso e volentieri piacevoli, ma ci sono da segnalare anche episodi tutt’altro che edificanti. Tra questi, il fattaccio dell’11 luglio 1961: durante una corsa di discesa, quindi in direzione porto d’Ischia, un seggiolino biposto precipitò nel vuoto da un’altezza di circa sei metri. A causare l’incidente lo sfilamento di un perno.
Nell’episodio furono ferite due persone, un turista inglese e un giovane ischitano. A riportare le ferite più serie fu quest’ultimo, che fu giudicato guaribile in quaranta giorni ma che ha poi dovuto fare i conti per il resto della sua vita con i postumi dell’incidente.
Un ritorno al passato contro il traffico moderno?
La funivia di Ischia degli anni ’60 non è annoverabile tra le opere più sicure della storia, ma ci mostra comunque una strada che potrebbe risultare preziosa per limitare il problema traffico sull’isola verde.
Chi ama lo scoglio isclano conosce bene una criticità nel segno di troppe automobili di proprietà degli ischitani e di un servizio pubblico su gomma (bus) tutt’altro che soddisfacente soprattutto nella bassa stagione. Una criticità da non sottovalutare e su cui intervenire, magari attraverso alcune funivie moderne. Queste, posizionate in zone strategiche dell’isola, potrebbero diminuire il numero di auto per strada nelle ore di punta. Sarebbe un ritorno al passato, nel segno del verde, dell’ordine e della sicurezza.