Nelle scorse settimane il Vaticano è stato al centro dell’attenzione pubblica, con la canonizzazione di due papi – unica nella storia – ad opera di due papi. Ma se i nomi di Ratzinger e di Bergoglio non sono ancora legati alla nostra isola, e quello di Giovanni XXIII non ci ricorda tanto il “papa buono” ma l’antipapa ischitano Baldassarre Cossa, che lo stesso nome assunse nel ‘400, la figura di Karol Wojtyla occupa sicuramente un posto speciale nel cuore degli Ischitani, in particolare di quanti erano presenti nel Maggio 2002 alla visita pastorale che tanti segni e ricordi ha lasciato sul nostro territorio.
Una visita che attirò l’attenzione di tutto il mondo. La stampa, attirata dalla notizia di un papa in viaggio su un’isola turistica dalle celebri risorse termali, non ha perso occasione per dare visibilità all’evento: è il caso della Daily Gazette, di New York, che all’occasione ha dedicato un’intera colonna. Il corrispondente dall’Italia, Frances D’Emilio, descrive il viaggio da Roma a Ischia in elicottero di un papa indebolito, canuto, che non lasciava la Santa Sede dallo scorso gennaio, quando si era recato ad Assisi. L’attenzione, in seguito, è tutta focalizzata sulle bellezze che l’Isola aveva da offrire: la possibilità di effettuare cure termali per curare una fastidiosa artrite, le dichiarazioni del Vescovo Filippo Strofaldi alla RAI, la torta offerta dai ragazzi del movimento giovanile per festeggiare in anticipo il compleanno del Papa.
Le visite da parte di personaggi di calibro internazionale hanno sempre fatto la fortuna del nome della nostra Isola: il caso della Cancelliera Merkel è solo l’ultimo di una lunga serie, che ci rimanda indietro fino ai secoli in cui Ischia era considerata una vera e propria isola miracolosa, passando per l’epoca d’oro di Hollywood e dei grandi nomi del cinema italiano e internazionale. Un patrimonio di visibilità che non andrebbe mai sottovalutato, e che ci ricorda quante bellezze il nostro territorio possa offrire agli occhi del pubblico di tutto il mondo.