La lunga storia che lega l’isola di Ischia e il cinema è stata segnata non solo da opere d’autore ma anche da commedie sexy, b-movie e film trash. Tra gli anni ’70 e gli anni ’80, mentre il pubblico italiano ride delle avventure e delle psicopatie dei vari Lino Banfi e Alvaro Vitali, anche Ischia diventa infatti location di quei film d’intrattenimento forti del talento dei caratteristi nostrani e della bellezza delle Edwige Fenech e Gloria Guida di turno. Film girati a Ischia contraddistinti, insomma, da storie certamente lontane dalla complessità de ‘Il talento di Mr.Ripley‘.
Nella nostra carrellata troveremo da un lato commedie “trash” con alle spalle produzioni di tutto rispetto, dall’altro lato ecco invece veri e propri “b-movie” che hanno fatto leva su risorse limitatissime.
Le origini dei B-Movie girati a Ischia
Già prima degli anni ’70 l’isola verde aveva dimostrato questa “predisposizione” al lato oscuro del cinema, mostrandosi set ideale di quelli che a tutti gli effetti furono gli antesignani dei B-Movies in salsa statunitense degli anni a venire. Basti pensare a titoli come ‘Il Vampiro dell’isola’ (Isle of the Dead), film horror del 1945 con l’immortale Boris Karloff. Diretta da Mark Robson, l’opera ha sconvolto una generazione per quanto è macabra (ad affermarlo anche un regista come Martin Scorsese).
Il film segna, nei fatti, l’inizio dell’amore tra Ischia e Karloff, secondo le cronache del tempo amante delle tradizioni e soprattutto del mare dell’isola. Non è una caso che nel 1953 ritroviamo lo stesso attore nel ruolo di protagonista (ovviamente cattivo), ancora a Ischia, ne ‘Il Mostro dell’isola’ di Roberto Bianchi Montero. Qui non si tratta di un horror, ma del classico giallo da risolvere, e solo relativamente di un b-movie, con un finanziere che riesce a sgominare una banda di trafficanti di droga. Un tema insolito per l’isola di allora, certamente non per quella di oggi (sic!).
Curiosamente, negli stessi anni, un ischitano trasferito negli USA si imponeva come uno dei volti del cinema cult, tra horror e fantascienza. Parliamo dell’attore Eduardo Ciannelli, da menzionare non solo per film di Hollywood ma anche per titoli “minori” come The Mysterious Doctor Satan, The Mummy’s Hand e The Creeper.
Gli anni ’70: quanti film trash sull’isola verde!
Con Karloff si ha solo un assaggio. Il cinema “facile” sbarca a Ischia nel 1974 con ‘Arrivano Joe e Margherito‘, noto agli isolani per un divertente inseguimento girato tutto a Ischia Ponte. Il film – diretto da Giuseppe Colizzi – è una sorta di slapstick a metà tra una commedia e un gangster-movie, e risulta essere molto simile alle prime storie di Bud Spencer e Terence Hill.
La commedia sexy con Edwige Fenech e Lilli Carati
È sempre del 1974 ‘La Svergognata‘, film diretto da Giuliano Biagetti in cui Philippe Leroy e l’icona sexy Barbara Bouchet sono protagonisti di un intreccio perverso girato tra S.Angelo e Casamicciola.
Il 1976 è, invece, l’anno de ‘La professoressa di scienze naturali‘, commedia erotica diretta da Michele Massimo Tarantini. Tra gli interpreti del film del 1976 trovano spazio l’immancabile Alvaro Vitali, l’immortale Mario Carotenuto e la sex-symbol Lilli Carati.
‘La vergine, il toro e il Capricorno‘ (1977), altra opera girata in parte sull’isola verde: diretto da Luciano Martino (fratello di Sergio). Il film – una commedia sexy con Edwige Fenech e Ray Lovelock – narra le vicende della solita moglie cornificata che risponde pan per focaccia tradendo il marito. Per questo va in vacanza ad Ischia e alloggia, come dice la Fenech stessa in una battuta, presso l’Hotel Paradiso. La protagonista intraprende una relazione con un giovane studente di architettura conosciuto proprio sull’isola verde.
Gli anni ’80 e ’90: il declino del trash “all’ischitana”. Si salvano due film d’azione
Arrivano gli anni ’80 e, come testimonia l’assenza anche di produzioni importanti, il cinema sembra quasi dimenticarsi dell’isola di Ischia. In ottica B-Movie, il caso più interessante è rappresentato dal film d’azione ‘Rolf‘ (‘The Last Mercenary‘, 1983), film di Mario Siciliano che vede tra gli interpreti Antonio Marsina e l’ischitana Emilia Giuliano. Exploitation di maniera e discretamente violento, l’opera risulta essere molto apprezzata dagli appassionati di cinema di genere.
In questo film l’isola verde viene utilizzata in maniera insolita, venendo nei fatti nascoste le peculiarità del territorio ischitano a favore della narrazione (incentrata su intrighi, esplosioni e lunghissime battaglie). Basti pensare ad una delle primissime scene in quel di Cartaromana, in cui si intravedono solo gli scogli di Sant’Anna ed è letteralmente “nascosta” un’icona come il Castello Aragonese. Stesso metodo in uno dei tanti inseguimenti del film, nello specifico quello girato nei pressi di Forio: in questo caso il Soccorso si nota a malapena, tanto da renderlo nei fatti irriconoscibile. Discorso simile per il “becco dell’aquila”, addirittura tagliato e quasi fuori dalla scena. In definitiva, Ischia in questo caso viene utilizzata per la sua natura selvaggia, non per valorizzare le sue tante attrattive turistiche.
Del 1986 è invece ‘Una tenera follia‘ di Ninì Grassia, classica commedia d’amore (un ragazzo che fa le corna alla compagna e cerca di non farsi sgamare). Un’opera utile tutt’al più per vedere come si presentava Ischia nella metà degli anni ’80.
A chiudere il decennio c’è ‘Miami Cops‘ di Alfonso Brescia (1989), poliziesco exploitation in cui spicca una sparatoria girata presso il Lido d’Ischia. Un film, quest’ultimo, interessante tanto per gli amanti del genere in cerca di chicche nascoste, quanto per gli appassionati di cose isclane che vogliono vedere Ischia insolitamente nel segno di sparatorie e inseguimenti.
Gli ultimi venti anni: solo commedie ma si ride poco…
Negli anni ’90, Ninì Grassia torna sul luogo del delitto e gira sull’isola verde il melodramma in salsa neomelodica ‘Cient’anne‘, con Gigi D’Alessio e Mario Merola. In definitiva una pubblicità per D’Alessio (si contano almeno cinque sue canzoni proposte per intero). Nel 2001 torna a Ischia anche Michele Massimo Tarantino, che chiude la sua carriera con ‘Se lo fai sono guai‘. Sorta di funerale per il trash all’italiana che fu, il film è interpretato da Ela Weber, Alvaro Vitali, Gianfranco D’Angelo e Stefano Masciarelli.
Ultimo della serie, ma con una produzione certamente più importante, è ‘Un’estate al mare‘ (2008), film ad episodi diretto da Carlo Vanzina. Ad Ischia è toccato l’episodio ‘Extra Large’ con Ezio Greggio e Anna Falchi. Qualche volto noto, poche location.
Nessun capolavoro, ma Ischia è l’isola dei film
Una decina di film nel segno del trash e di produzioni limitate hanno dunque caratterizzato Ischia nel corso degli ultimi sessant’anni. Un cinema spesso senza alcuna pretesa artistica né sociale, ma che mostra la versatilità di un’isola capace di fare da location tanto a veri e propri capolavori quanto ad opere irriverenti e spassose. Perché Ischia e i film non fanno rima solo con Cleopatra.