Lungo lo stivale italiano sono tanti i casi di comuni dai nomi molto simili, se non uguali. Di particolare interesse per il nostro portale è quello che lega Ischia alla viterbese Ischia di Castro (nel Lazio). Se adesso parliamo di denominazioni vicine ma nei fatti difficili da confondere, due secoli fa le cose erano completamente diverse: le due amministrazioni portavano, infatti, lo stesso nome, aspetto che negli anni avrebbe potuto creare non poca confusione tra i turisti, soprattutto stranieri. A mettere ordine ci pensava Vittorio Emanuele II, su proposta dell’allora Presidente del consiglio, Giovanni Lanza. Sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia del 1872 (la n.259) si legge che in data 18 agosto veniva decretato che il Comune d’Ischia, in provincia di Roma [1], era autorizzato ad assumere la denominazione di Ischia di Castro. Determinante una deliberazione del 22 luglio 1872 ad opera del consiglio comunale dell’amministrazione laziale, che si “fondeva” così con la frazione di Castro.
COSA C’È DA SAPERE SUI NOSTRI “CUGINI” – La storia ischiana è segnata dalla famiglia Farnese [2], signori di Ischia e duchi di Parma, Piacenza e di Castro (tra il 1537 al 1649, anno della distruzione della città su decisione di Innocenzo X). Tra i luoghi di maggiore interesse troviamo le rovine di Castro, il Palazzo Ducale, la Rocca, il Duomo di Sant’Ermete e, nei pressi del territorio ischiano, la riserva naturale Selva del Lamone.
NOTE: [1] Nel 1927, a seguito del riordino delle Circoscrizioni Provinciali stabilito dal regio decreto N°1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Viterbo, Ischia di Castro passò dalla provincia di Roma a quella di Viterbo
[2] Tra membri più importanti si ricordano papa Paolo III, Pier Luigi Farnese ed Elisabetta Farnese, quest’ultima regina di Spagna.